Bibanca - Gruppo BPER rinnova il CdA
Si è svolta oggi a Sassari l’Assemblea ordinaria dei Soci di Bibanca, società prodotto del Gruppo BPER specializzata nella Consumer Finance e nei Payments, presieduta da Mario Mariani.
L’Assemblea ha discusso e approvato:
- Il Bilancio al 31 dicembre 2023
- La nomina del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024 – 2026 e i relativi compensi
- La nomina di un sindaco supplente
- Le politiche di remunerazione
- Il piano dei compensi basato su strumenti finanziari.
Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto da Mario Mariani, Vittorio Stefano Kuhn, Michele Campanardi, Massimiliano Baga, Sara Quintavalla, Ignazio Pischedda, Angela Mameli.
Il Consiglio, insediatosi in data odierna, ha confermato per la carica di Presidente Mario Mariani e nominato come Vicepresidente Stefano Vittorio Kuhn.
È stato inoltre confermato alla carica di Direttore Generale Diego Rossi.
La conferma di Mario Mariani alla carica di Presidente per il prossimo triennio dà un segnale di continuità alla spinta innovativa iniziata da Bibanca nel 2019 con il Direttore Generale Diego Rossi e offre spunti di riflessione sulle capacità e sulle opportunità di sviluppo per Bibanca.
Il conto economico chiude con un utile netto pari a 57,5 mln, superiore di 29,0 mln (+102%) a quello del 2022 (28,5 mln). La ripartizione degli utili deliberata prevede l’assegnazione di un dividendo pari a Euro 0,65 per azione.
Il margine di interesse si porta a 108 mln aumentando del 20,1% (+18,1 mln) rispetto al 2022 (89,9 mln), le commissioni nette sono pari a 57,4 mln e crescono del 36,3% (+15,3 mln) mentre il margine di intermediazione (165,4 mln) si incrementa del 25,3% (+33,3 mln) (132,1 mln).
Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 mln contro i 24,1 mln del 2022 (-12,2 mln, -50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% dell’anno precedente.
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (NPL gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi.
I Costi Operativi (67,1 mln) sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+3,1%).
Il Cost Income Ratio conferma il trend storico positivo ed è pari al 39,3%, in forte riduzione rispetto al valore del 47,2% di dicembre 2022.
Il ROTE (Return on Tangible Equity) del periodo è pari al 22,3%, più che raddoppiato rispetto al 10,7% di un anno prima.
Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 mln in aumento di 57,6 mln (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022 (1.270,4 mln).
Lo stock di impieghi netti verso clientela è pari a 3,4 mld, in crescita del 12,3% su dicembre 2022 (+0,4 mld).
Il Patrimonio netto ammonta a 364,8 mln (+38,4 mln su dicembre 2022, +11,8%).