Bilancio record di Bibanca - Gruppo BPER: utile netto oltre i 57 milioni
- MARGINE DI INTERESSE IN CRESCITA DA 12 TRIMESTRI CONSECUTIVI (108 mln, +18 mln; +20,1%);
- COMMISSIONI NETTE IN AUMENTO (57,4 mln, +25,3 mln +36,3%);
- MARGINE DI INTERMEDIAZIONE IN INCREMENTO (+33,4 mln; +25,3%);
- NPL RATIO LORDO A 1,87% STABILE NONOSTANTE LO SVILUPPO DELLO STOCK;
- INCIDENZA DELLE SOFFERENZE NETTE AI MINIMI STORICI (0,05%);
- COSTO DEL CREDITO IN FORTE RIDUZIONE A 0,35% (-44 bps vs 2022);
- COSTI OPERATIVI SOSTANZIALMENTE INVARIATI NONOSTANTE LO SVILUPPO DIMENSIONALE (+3,1%);
- COST/INCOME IN FORTE CALO (39,3% vs 47,2% del 2022);
- UTILE LORDO PARI A 86,4 MILIONI (+43,5 mln; +101,5%);
- REDDITIVITA’ IN FORTE CRESCITA (ROTE a 22,3% vs 10,7% del 2022);
- UTILE PER ADDETTO QUASI RADDOPPIATO (260 mila, +85,6%);
- DIVIDENDO PER AZIONE IN INCREMENTO A 0,65 EURO (+86%);
- EROGATO COMPLESSIVO E STOCK IMPIEGHI IN AUMENTO (+4,5%; +12,3%);
- PARCO CARTE E TRANSATO COMPLESSIVO IN ULTERIORE CRESCITA (4,7 mln carte, +6,5%; 32,3 mld transato, +8,3%);
- QUOTA DI MERCATO DELLE CQ IN FORTE PROGRESSO, AL 5,9% NEL 2023 (+23%);
- I CLIENTI ATTIVI SU CARTE DOTS REGISTRANO UN ROBUSTO INCREMENTO NELL’ANNO (+15mila; +242%);
- 38 NUOVE ASSUNZIONI PORTANO I DIPENDENTI A 221 UNITÀ.
Il Consiglio di Amministrazione di Bibanca, società del Gruppo BPER, fra i maggiori player nazionali nel credito al consumo, ha approvato oggi i risultati preliminari del bilancio al 31 dicembre 2023: Bibanca chiude con un utile netto pari a 57,5 mln, superiore di 29,0 mln (+102%) rispetto al 2022 (28,5 mln). Nello specifico, il valore del tax rate è 33,47% (33,65% nel 2022); l’Utile Lordo è pari a 86,4 mln ed è superiore del 101,5% (+43,5 mln) rispetto a quello dell’esercizio 2022 (42,9 mln).
Il margine di interesse si porta a 108 mln aumentando del 20,1% (+18,1 mln) sul 2022 (89,9 mln) grazie alla crescita dello stock degli impieghi e dei tassi applicati ai finanziamenti, pur con un diverso andamento di interessi attivi (+38,6%) e passivi (+104,1%), questi ultimi determinati dal forte rialzo del costo del funding subito nel corso del 2023.
Le commissioni nette sono pari a 57,4 mln e crescono del 36,3% (+15,3 mln) sul 2022 (42,1 mln) in relazione all’aumento del numero di carte di pagamento e dell’aumento del transato rispetto al 2022.
Il margine di intermediazione (165,4 mln) si incrementa del 25,3% (+33,3 mln) sul 2022 (132,1 mln).
Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 mln contro i 24,1 mln del 2022 (-12,2 mln, -50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% del 2022.
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (NPL gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi.
I Costi Operativi (67,1 mln) sono sostanzialmente stabili rispetto al 2022 (+3,1%).
Il Cost Income Ratio conferma il trend storico positivo ed è pari al 39,3%, in forte riduzione sul valore del 47,2% di dicembre 2022.
Il ROTE (Return on Tangible Equity) del periodo è pari al 22,3%, più che raddoppiato rispetto al 10,7% di dicembre 2022.
Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 mln in aumento di 57,6 mln (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022 (1.270,4 mln).
Lo stock di impieghi netti verso clientela è pari a 3,4 mld, in crescita del 12,3% su dicembre 2022 (+0,4 mld).
La raccolta da clientela è pari a 264,2 mln (+0,6%, +1,6 mln su dicembre 2022).
Il Patrimonio netto ammonta a 364,8 mln (+38,4 mln su dicembre 2022, +11,8%).
“Aggiungiamo un fondamentale tassello al nostro percorso di crescita. Il risultato di quest’anno - dichiara Diego Rossi, Direttore Generale di Bibanca - batte ogni previsione che Bibanca si era posta all’inizio di questo percorso, nel 2019, su tutte le dimensioni osservate. Con il decisivo supporto del Gruppo BPER, le tante crescite a due cifre, frutto di una profittabilità strutturale (sono 12 i trimestri consecutivi in cui la top line del nostro conto economico cresce) sostengono gli investimenti in risorse, tecnologia, innovazione. A questo approccio strategico affianchiamo l’attenzione alla qualità del credito che si attesta su valori di eccellenza nel comparto del consumer finance del nostro paese. Siamo una società che si è profondamente rinnovata in questi anni, con tanti inserimenti che hanno garantito il ricambio generazionale e culturale che da noi è già realtà: età media inferiore a 43 anni, 70% dei manager donna e 35% dell’energia consumata in autoproduzione da fonti rinnovabili. Su questi presupposti rimaniamo focalizzati sullo sviluppo e il consolidamento delle nostre competenze e la creazione di nuovi servizi e prodotti, guardando al futuro con fiducia, passione e determinazione”.