Bibanca chiude il 2022 con un utile netto di 28,5 milioni (+18,4%)
Il Consiglio di amministrazione di Bibanca
ha approvato oggi, i risultati preliminari di Bilancio al 31 dicembre 2022 di
Bibanca che chiude con un utile netto di € 28,5 milioni e incrementa del 18,4%
il risultato record del precedente esercizio (€ 24,0 milioni), nonostante
accantonamenti prudenziali a presidio del rischio di credito aumentati di €
19,8 milioni.
Nel corso del
2022, Bibanca ha confermato la capacità di adeguare efficacemente e con
tempestività la propria organizzazione al fortissimo incremento dei volumi di
attività. Nei dodici mesi, le erogazioni hanno infatti registrato un aumento di
oltre il 40%, attestandosi a € 1.266 milioni, contro i 903 milioni del 2021. Il
totale dei crediti netti ha superato la soglia dei 3 miliardi (€ 3,1 miliardi, +61,0% rispetto al 31 dicembre 2021)
anche grazie all’acquisizione degli stock dei prestiti personali da BPER Banca
e Banco di Sardegna perfezionata nel mese di aprile.
Anche il settore delle carte di pagamento ha evidenziato una dinamica particolarmente favorevole. Le BPER Card gestite da Bibanca sono infatti oltre 4,4 milioni (+7,1% sul 2021) e il transato generato dalle stesse ha raggiunto nell’esercizio 2022 il valore di € 30 miliardi (+50,6% sul 2021).
Il margine di interesse e quello di intermediazione migliorano significativamente rispetto al 31 dicembre 2021, raggiungendo rispettivamente € 90,0 milioni (+50,8%) e € 132,1 milioni (+36,6%).
Decisamente più contenuta la dinamica dei costi operativi netti (€ 65,1 milioni) in incremento complessivamente del 19,3% sul 2021, anche per la crescita delle spese del personale dovute alla campagna di recruiting messa in atto dalla Banca per far fronte alla crescita dei volumi, attesa anche per gli esercizi futuri: sono 23 i nuovi Bibankers rispetto a dicembre 2021.
Come esito dei risultati economici esposti, il Cost-Income ratio migliora ulteriormente nell’esercizio 2022, confermando il suo trend storico di riduzione, e raggiunge il valore di 47,2%, contro un dato di 55,8% del dicembre 2021.
L’utile lordo si attesta a € 43 milioni ed evidenzia una crescita del 14% rispetto al risultato dell’esercizio 2021.
Come effetto degli andamenti evidenziati, anche il ROE (utile netto su patrimonio) raggiunge il suo massimo storico e si attesta all’8,7%, mentre il RORAC (utile netto sul requisito minimo prudenziale di capitale) è pari al 44,7%.
Si conferma
decisamente elevata la qualità del credito, con un NPE ratio lordo in
ulteriore riduzione all’1,9% dal 2,2% al 31 dicembre 2021. Molto contenuto è
anche il rapporto delle sofferenze lorde sugli impieghi totali che si ferma a
0,50%, in leggero calo rispetto al dato del 2021 (0,54%). Il rapporto fra i
crediti deteriorati netti (incluse le sofferenze) ed il patrimonio si conferma
al di sotto della soglia del 10% (8,8%).
La copertura degli NPE si incrementa ancora e supera per la prima volta il 50% (50,4%, contro il 42,8% di dicembre 2021) ed il costo del credito aumenta da 0,22% a 0,79% per i maggiori accantonamenti stanziati prudenzialmente a presidio del rischio di credito, che hanno generato rettifiche complessive per € 24,1 milioni al 31 dicembre 2022, con una crescita di € 19,8 milioni sull’analogo periodo del 2021.
Il patrimonio
netto, ante distribuzione dei dividendi, si attesta su € 326 milioni e l’indice
di solvibilità patrimoniale CET1 risulta pari al 37,2%, confermando la
grande solidità di Bibanca.
Gli ottimi
risultati del bilancio preliminare 2022 sono la naturale conseguenza del
programma di rinnovamento organizzativo e di digitalizzazione dei processi che
abbiamo avviato nel recente passato - dichiara Mario Mariani, Presidente di Bibanca - e
che ha portato Bibanca a raggiungere performance di efficacia ed
efficienza significative su tutte le direttrici di business, dalla
monetica ai prestiti personali e per finire alla cessione del quinto,
supportando il gruppo BPER anche nella crescita dei volumi derivanti dalle
recenti operazioni straordinarie. Bibanca è quindi pronta non solo a mantenere
e migliorare nel tempo la sua promessa di fabbrica prodotto efficiente per il
Gruppo, ma anche a potenziare gli sforzi sul mercato open.